D. Antonio Banderas oggi è attore di talento, regista interessante, divo bello ma fedele, padre comprensivo, ma da adolescente era confuso e angosciato.
AB: Sì, ero una persona molto timida, piena di sogni e con la certezza che quei sogni non si sarebbero mai realizzati. Questo mi dava un senso di ansia terribile. Mi sembrava di essere in un tempo e in un luogo che non avevano nulla a che fare con me e non sapevo come uscirne fuori.
D. Com’è nata la passione per la recitazione?
AB: Amavo il teatro a quel tempo. Proprio grazie al teatro ho scoperto un mondo totalmente diverso da quello che avevo sempre visto prima. Volevo rompere a tutti i costi quel muro che c’è tra il pubblico e gli attori e andare dall’altra parte, però non sapevo come fare. Mio padre era un poliziotto, mia madre un’insegnante e io mi dicevo: “Cosa diavolo sto facendo? Come posso pensare di diventare un attore? Sono uno stupido..” Insomma, ricordo quei giorni con grande ansia. Ero davvero confuso e credo che sia capitato a chiunque a quell’età. Non tornerei mai a quei tempi, sono davvero sereno oggi.
A cura della Redazione del sito
Clinica della Timidezza
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