Il linguaggio del corpo al tempo di Zoom

Il linguaggio del corpo al tempo di Zoom


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Quando si è collegati online, il linguaggio della comunicazione cambia, sia perché il nostro interlocutore vede solo il nostro viso e non l’intero nostro corpo, sia perché i rumori di fondo possono far perdere alcune parole all’altro, a causa delle frequenti sovrapposizioni, spesso dovute al ritardo che ciascuno dei due può avvertire, causato dalla linea e da altre problematiche tecniche.

Fare una videochiamata non è semplicemente essere fisicamente presenti e parlare a turno: in questo tipo di comunicazione, qualcosa di piccolo come sporgersi in avanti, o appoggiarsi all’indietro, trasmette informazioni potenti. In questa condizione, ancor più che nella vita reale, non conta solo ciò che si dice, ma anche come lo si dice: nell’epoca della sala conferenze virtuale, i segnali non verbali spesso parlano più forte delle parole.

Ecco allora qualche consiglio per cercare di dare una buona immagine di sé quando si comunica online.

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La postura

Mantenere una postura corretta è una parte fondamentale della creazione di una presenza più raffinata in un ambiente virtuale. Tenere indietro le spalle, la testa dritta e usare una postura aperta, fare dei movimenti lenti, sia con il viso, sia con le braccia o le mani (per evitare l’effetto-scia). Per migliorare la postura, tenere i piedi a terra e in modo da creare un angolo di 90 gradi alle ginocchia.  Quando si è seduti, sedersi in modo che le orecchie, le spalle e i fianchi siano allineati.

Può essere una buona idea usare una sedia adatta per mantenere una buona postura davanti alla telecamera. Sembra un dettaglio minore, ma una cattiva postura può lasciare un impatto negativo duraturo sul ricordo che gli altri avranno della videoconferenza. L’incurvamento riduce infatti al minimo la propria presenza fisica e  può dare l’idea di essere poco sicuri di se e poco competenti. Le uniche volte in cui le inclinazioni della testa sono percepite come segnali positivi è quando si sta ascoltando qualcun altro che parla.
Assicurarsi che la parte superiore del busto sia posizionata al centro e fare attenzione che le mani non escano dallo schermo. In tal caso, allontanare ancora di più la videocamera. (parlare con le mani può essere un modo per mostrare eccitazione ed entusiasmo).

Tenere il viso abbastanza lontano dallo schermo, in modo che non sembri una testa fluttuante. Sporgersi leggermente in avanti invia un segno positivo di interesse.

Anche nella comunicazione online esiste il mirroring, uno strumento potente che usiamo istintivamente per creare relazioni con gli altri. Se si desidera usare questo strumento online, rispecchiare il ritmo di conversazione, la postura, i gesti o il tono della voce dell’altro.

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Contatto visivo

Il contatto visivo è estremamente importante nella comunicazione non verbale, ma è diverso in una riunione video. Di persona, si guarderebbe direttamente negli occhi di qualcuno. Un contatto visivo forte e coinvolto è una delle componenti fondamentali della comunicazione di persona. Sfortunatamente, il contatto visivo diretto è quasi impossibile durante una videochiamata. Per dimostrare un contatto visivo artificiale durante una chiamata, le persone dovranno fissare direttamente la webcam. Tuttavia, fissando la webcam, le persone potrebbero perdere importanti segnali visivi che l’oratore sta trasmettendo sullo schermo.. Quindi una buona idea è abbassare leggermente la videocamera del monitor in modo da non dover inclinare la testa all’indietro per guardarla. Se non si riesce a fare a meno di guardare il viso di qualcuno sullo schermo invece della sua webcam, spostare la finestra Zoom nella parte dello schermo più vicina alla webcam in modo di orientare meglio lo sguardo.  Posiziona gli occhi allo stesso livello orizzontale della fotocamera. Mettere un libro sotto il laptop, se necessario. Guardare nella webcam equivale a stabilire un contatto visivo diretto. Non guardare in basso, lontano o leggere altre cose sullo schermo, poiché i movimenti degli occhi possono essere facilmente rilevati.

Ascolto attivo

Quando si desidera dare la sensazione dell’ascolto, annuire quando gli altri stanno presentando le loro idee, appoggiare leggermente il mento sulle dita durante l’ascolto, alzare le sopracciglia o alzare il pollice come segnale di approvazione. Inclinare leggermente la testa è un modo utile per esprimere interesse in modo non verbale, visto che è un modo per “prestare orecchio”.

Cura di sé

Normalmente, ci vogliono meno di sette secondi perché le persone esprimano un giudizio su uno sconosciuto e valutarne livello di sicurezza, competenza, status professionale e empatia. Mentre in una riunione in presenza si può puntare anche su altre opportunità (entrare nella sala riunioni, stringere la mano, ecc.), online quello che conta è la prima impressione sullo schermo. Quindi assicurarsi che l’abito scelto, lo stile di pettinatura, il make up ecc, siano quelli giusti per dare la sensazione desiderata.

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Sorridere

Gli esseri umani producono circa 50 tipi diversi di sorrisi, ma c’è una distinzione che conta davvero: il sorriso è reale o falso? I sorrisi autentici illuminano l’intero viso e creano zampe di gallina all’angolo degli occhi. Il sorriso influenza il modo in cui le altre persone rispondono alle interazioni. Quando si sorride a qualcuno, quasi sempre si ottiene un sorriso di ritorno, che può anche cambiare lo stato emotivo dell’altro. Poiché è molto più difficile esprimere l’attenzione focalizzata sullo schermo, occorre sorridere o annuire molto più spesso di quanto si farebbe di persona.

Abbassare il tono della voce

In una riunione virtuale, la qualità della voce può essere un fattore decisivo del modo in cui si viene percepiti. Le voci più acute sono giudicate meno empatiche e più nervose rispetto alle voci basse. Una tecnica facile da fare prima dell’incontro è unire le labbra e dire “Um hum, um hum, um hum”. In questo modo si imposta la voce nella sua tonalità ottimale.

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Gesti “aperti”

Mantenere i movimenti rilassati, usare gesti a braccia aperte e mostrare i palmi delle mani – il gesto del “vedi, non ho nulla da nascondere” – sono segnali silenziosi di credibilità e franchezza. Gli individui con gesti aperti sono percepiti in modo maggiormente positivo e sono più persuasivi di quelli con gesti chiusi (mani nascoste o tenute vicine al corpo). Incrociare le braccia è quasi sempre percepito come un segno di chiusura. (Dal momento che si presta maggiore attenzione ai messaggi negativi che a quelli positivi, è sempre meglio evitare, anche online)

Ridurre gli auto-contatti

Quando ci si sente nervosi o stressati, possono esservi degli auto-contatti, che hanno lo scopo di tranquillizzare: ci si strofina le mani, si tamburella con le dita sulla scrivania, ci si gingilla con i capelli o con gli anelli, ecc. Se ci si accorge di fare una di queste azioni, fare un respiro profondo e riprendersi, appoggiando saldamente i piedi sul pavimento e le mani con il palmo rivolto verso il basso sul grembo o sulla scrivania. C’è una percezione comune che le persone che si toccano il viso quando rispondono alle domande stiano segnalando un malessere. Anche se questo non è sempre vero, è meglio evitare di giocherellare con i capelli o di toccarsi la bocca o il naso.

Sfondo ordinato

Prima di una videochiamata occorre “allestire il palco“. Uno sfondo sciatto può fare una cattiva impressione, ma gli sfondi virtuali possono rendere la riunione ancora più “cyber” di quanto non sia già. Se c’è uno spazio ordinato a casa (e idealmente uno che non mostra la camera da letto), l’esperienza sullo schermo sarà più autentica.

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Gesticolare

Si può gesticolare, ma non davanti allo schermo, meglio mettere braccia e mani vicino al corpo, altrimenti sullo schermo la mano si ingigantisce e diventa il punto focale dello schermo, il che può essere fastidioso.

Fare le pause

La capacità di rallentare magistralmente una conversazione e fornire lunghi intervalli tra i singoli punti può essere una potente abilità di comunicazione. Il potere della pausa non può essere enfatizzato abbastanza; soprattutto in una riunione virtuale. Quando si è chiarito un punto, fermarsi, per dare alle persone il tempo di valutare ciò che si è detto. Online i tempi sono diversi, occorre più tempo per pensare.

Allo stesso modo, quando qualcuno fa una domanda, fare una pausa prima di rispondere: ciò dà l’impressione di porre attenzione alla domanda, prima di rispondere.

Fare delle prove

Anche dopo aver considerato attentamente l’impatto della nostra comunicazione non verbale e non verbale, c’è ancora spazio per l’errore. Per comprendere meglio il modo in cui la propria comunicazione può essere interpretata dagli altri, si può utilizzare Zoom per registrarsi da soli e accorgersi così dei punti deboli del proprio discorso. Un altro suggerimento è silenziare la conversazione e utilizzare solo i segnali non verbali, per essere più consapevoli dei segnali che inviamo di noi stessi.

Dr. Walter La Gatta

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