Il problema è che non conosco ragazze Consulenza on line
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Proponiamo questa lettera all’attenzione dei lettori, per chiedere suggerimenti per Daniele, in base alle esperienze vissute: c’è qualcuno che ha esperienze da proporre, che possano essere utili ad entrare in contatto con delle ragazze? Scrivetele nei commenti!
Mi chiamo Daniele, ho quasi 20 anni e vivo a Torino.Non penso di avere particolari problemi di relazione con il genere umano, ho ungruppo di amici, più di uno, nella mia vita sociale incontro e conosco un discretonumero di persone, parlo con tutti. Certo non sono un individuo particolarmentecarismatico ma sono fatto così e d’altro canto non me ne potrebbe importare di meno.Il problema è che non conosco ragazze; detta così sembra una cretinata, francamentenon so come sia successo però è chiaramente giunto il momento di cambiare lasituazione.
Tra i miei amici ragazze non ne circolano, anche perché è composto da 5 o 6 amici divecchia data e altra gente che veniva e andava…una volta, ma ora non ci vediamo cosìspesso e soprattutto penso che alcuni si siano un po’ “chiusi” (in particolare 2)per vari motivi che non sto ad elencare. Insomma con la mia compagnia gira e rigirasi fanno sempre le solite cose, sabato sera (anche venerdì) in un pub o in birreriao a casa di qualcuno a cazzeggiare, niente di che, cose normali che fanno tutti soloche per esempio è vietato andare a ballare o comunque fare qualsiasi cosa di diversodal solito perché subito si alzano lamenti di dissenso.
Sono ancora in strettirapporti con tre compagni di classe del liceo ma anche lì la situazione non cambiadi molto. All’università non se ne parla perché frequento la facoltà di fisica chese non è al livello di ingegneria poco ci manca. Impegno parte del mio tempo liberocon un’associazione legata all’oratorio dove partecipano anche alcuni dei miei amicisopra descritti più altra gente che conosco da una vita e comunque anche lì ragazzepoche e poi le conosco da sempre.
Tirando le somme non so bene che cosa concludere, se sono finito così sarà colpamia, visto che comunque uno è sempre responsabile della propria situazione, è veronon sono mai stato un esperto con le donne, lo fossi stato avrei mantenuto rapporticon tutte quelle che ho conosciuto, non sono di sicuro estroverso anche perchéavendo passato in generale la mia vita con amicizie maschili non ho molta“praticità”, cioè per dire non penso in questo momento di avere una sola amiciziafemminile.
Beh quel che è stato è stato non si può mica tornare indietro;considerando ciò avrei bisogno di trascorrere parte del mio tempo in un ambientedifferente dai soliti, in modo da darmi una svegliata.Il problema è che, nonostante varie riflessioni, non ho trovato niente! Associazionidi volontariato? Forse, ma già ne frequento una e conosco come son fatte, uno deveavere la vocazione per impegnarsi altrimenti non dura molto, andare lì solo perbaccagliare e poi andarsene via nel caso l’ambiente non piaccia non mi sembra lasoluzione migliore. Altro? Non mi viene in mente niente: gli sport non vanno benequelli di squadra meno che mai, hobby neppure visto che sono principalmenteindividuali.
L’unica altra cosa che mi era venuta sono questi corsi di teatro edeffettivamente è l’unica soluzione anche se a me fare l’attore non è mai piaciuto,vorrà dire che mi farò cambiare idea. A dir la verità la soluzione migliore che sonoriuscito a pensare era quella di cambiare città per ricominciare daccapo, sarebbe unsacrificio enorme ma sono giunto al punto di poterlo fare, di rischiare e giocarmitutto quello che è rimasto e tutte le cose che ho qui, il problema principalediventa quindi di natura economica: oltre a non vedere tutte le persone che conoscoe i miei cari dovrei anche fare una vita risicata e al limite perché è mia prioritàassoluta continuare gli studi, perciò dovrei lavorare e studiare e ovviamenteoccuparmi dell’affitto che di questi tempi non è certo cosa facile, non posso micafarmi mandare i soldi dal paparino ogni mese.
Questo discorso l’ho fatto con molte persone (anche un vostro collega un giorno cosìa tempo perso) e fino ad ora nessuno è riuscito a darmi una soluzione valida, soloconsigli d’accatto e massime che non servono a niente; chi è meno superficialeeffettivamente mi ha detto che non trova la soluzione e che andarsene via potrebbeessere una valida idea. Il guaio è che la situazione è così assurda ed ogni voltache ci penso mi viene il nervoso.
Tra l’altro non mi va molto spesso di pensarci soprattutto durante la giornata mivien voglia solo la sera e mi prometto da lì a breve di far qualcosa per migliorarela situazione poi la mattina son preso da mille cose da fare e faccio finta di nonavere il tempo per dedicarmi a ciò, già questa lettera raffazzonata ha avuto unperiodo di preparazione di una settimana!
A cura della Redazione del sito
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