La consulenza sessuale agli adolescenti

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Cosa è la salute sessuale?

Il concetto di salute sessuale, come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sostiene che ogni persona possa avere l’opportunità di vivere esperienze sessuali sicure e libere da coercizione , discriminazione e violenza. Questo diritto, che si applica sia alle donne, sia agli uomini, deve valere anche per gli adolescenti e richiede il libero accesso alle informazioni e ai servizi sanitari, nonché la fornitura di metodi contraccettivi sicuri ed efficaci per garantire una gravidanza e un parto sicuri [ OMS, 2010 ]. Il contributo della salute sessuale e riproduttiva (SRH) alla salute globale e individuale è stato formalizzato attraverso l’inclusione di obiettivi specifici nell’Agenda degli obiettivi di sviluppo sostenibile per il 2030 [ ONU, 2015 ].

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Cosa sono le malattie a trasmissione sessuale?

Le malattie a trasmissione sessuale (MST) sono malattie molto frequenti (oltre 1 milione di infezioni al giorno in tutto il mondo). Queste infezioni sono principalmente causate da Chlamydia trachomatis , Neisseria gonorrhoeae, Treponema pallidum e Trichomonas vaginalis , ma anche l’Herpes Simplex Virus e il Papillomavirus mostrano numeri preoccupanti [ OMS, 2016 ].

Come è la situazione italiana per le malattie a trasmissione sessuale?

Tra il 2004 e il 2017 il numero delle persone con malattie sessualmente trasmissibili in Italia è quasi raddoppiato, raggiungendo nel 2017 6.393 nuove diagnosi; la prevalenza di C. trachomatis era più del doppio nelle donne di età compresa tra 15 e 24 anni rispetto alle donne anziane [ Istituto Superiore di Sanità, 2019].

A cosa è dovuta l’elevata prevalenza di malattie a trasmissione sessuale negli adolescenti?

E’ dovuta alla combinazione di caratteristiche biologiche, comportamentali e culturali tipiche di questa età, alla disponibilità di accesso ai servizi sanitari, nonché ai cambiamenti nell’età del primo rapporto sessuale e aumento dell’aspettativa di vita, che rappresenta un rischio per le malattie sessualmente trasmissibili [ LH Bearinger , RE Sieving , J. Ferguson , et al., 2007 ].

Gli adolescenti italiani sono informati sulle malattie a trasmissione sessuale?

In uno studio (Laura Brunelli et al, 2022), si è visto che il livello generale di conoscenza era inadeguato tra la metà degli adolescenti e dalla indagine sono emerse significative lacune di conoscenza. Desta preoccupazione, ad esempio, la mancanza di conoscenza che i preservativi abbiano una data di scadenza, i dubbi esistenti sul fatto che il sesso anale o orale siano considerati comportamenti a rischio, la mancanza di identificazione dell’epatite B, della sifilide e della gonorrea come malattie sessualmente trasmissibili e la percezione errata dell’infezione da candida.

Inoltre, la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili tra gli adolescenti è minata da atteggiamenti come difficoltà e/o imbarazzo dell’acquisto del profilattico, paura della scoperta dell’uso da parte dei genitori o timore di un peggioramento dei rapporti sessuali.

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Gli adolescenti italiani sono meno informati di quelli del resto d’Europa?

L’esposizione degli adolescenti all’educazione SRH è molto più scarsa rispetto ad altri paesi europei [ C. Grondin , S. Duron , F. Robin , et al., 2013]. La rete di supporto a disposizione degli adolescenti in termini di accesso alle informazioni SRH è limitata ai genitori, agli amici e a Internet, sebbene anche la scuola svolga un ruolo importante. Appare invece inadeguato il libero accesso individuale ai servizi sanitari.

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Ci sono differenze di genere?

La consapevolezza del rischio di malattie sessualmente trasmissibili associate ai rapporti anali e al contatto genitale è risultata maggiore nelle ragazze. Le ragazze sembrano ricorrere maggiormente al coitus interruptus e meno al preservativo rispetto ai ragazzi, e questo potrebbe essere spiegato dal fatto che le ragazze hanno maggiori probabilità di avere il loro primo rapporto sessuale con ragazzi più grandi e l’uso del preservativo diminuisce gradualmente con l’età [FG Neville , J. McEachran , A. Aleman-Diaz , et al., 2017].

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Quali sono le fonti privilegiate di informazione?

Le ragazze preferiscono fare riferimento alle loro madri, i ragazzi preferiscono usare i nuovi media  i coetanei e la scuola. La preferenza delle ragazze per le madri potrebbe fungere da fattore protettivo, poiché è stato dimostrato che una buona relazione tra le ragazze e le loro mamme riduce i comportamenti sessuali a rischio degli adolescenti e aumenta l’uso del preservativo [ TL Kowalczuk Mullins , GD Zimet , SL Rosenthal , et al., 2016].

Ci sono differenze di tipo scolastico?

Gli studenti delle scuole superiori professionali hanno valutato molto bene le loro conoscenze quando in realtà hanno i risultati peggiori. I dati dello studio confermano in ogni caso l’evidenza che gli studenti delle scuole superiori tendono a sottovalutare le loro conoscenze
[ G. Visalli , I. Picerno , G. Vita , et al., 2014].

Chi si dovrebbe interessare di fornire la consulenza sessuale agli adolescenti?

Sicuramente la scuola. Gli interventi educativi nelle scuole dovrebbero garantire che gli adolescenti abbiano accesso alle informazioni, ma è anche auspicabile un maggiore coinvolgimento di insegnanti e genitori per ottenere i migliori risultati.

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Gli adolescenti possono accedere ai farmaci anticoncezionali?

Si. La legge 194 (quella che regola l’aborto) consente la prescrizione medica ai minori di farmaci anticoncezionali, anche senza l’autorizzazione dei genitori. Allo stesso modo è possibile accedere all’interruzione di gravidanza, se vi è l’autorizzazione di un giudice. Questa legge implicitamente consente la possibilità di offrire consulenza sessuale a dei minori: infatti, se è possibile prescrivere la pillola anticoncezionale, a ragione di più è doveroso fornire tutte le informazioni per una sessualità responsabile.

Dr. Walter La Gatta


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Fonte principale:

Laura Brunelli, Giulia Bravo, Federico Romanese, Marco Righini, Lucia Lesa, Anna De Odorico, Elisa Bastiani, Stefania Pascut, Stefano Miceli, Silvio Brusaferro, Sexual and reproductive health-related knowledge, attitudes and support network of Italian adolescents, Public Health in Practice,
Volume 3, 2022, 100253,ISSN 2666-5352, https://doi.org/10.1016/j.puhip.2022.100253.

Immagine: Elevate on Unsplash

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