La fobia sociale può verificarsi indipendentemente dalla timidezza?

La fobia sociale può verificarsi indipendentemente dalla timidezza?


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Un nuovo studio nazionale sugli adolescenti degli Stati Uniti vuole sfatare l’idea che la normale timidezza sia la stessa cosa della fobia sociale, detta anche disturbo d’ansia sociale (disturbi in cui la persona viene letteralmente sopraffatta dall’ansia e dalla paura di affrontare le situazioni sociali).

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La fobia sociale può verificarsi indipendentemente dalla timidezza, dicono i ricercatori del National Institute of Mental Health (NIMH), che hanno riportato i loro risultati on line, in attesa che lo studio venga pubblicato su Pediatrics.

Primo autore, è il dottor Marcy Burstein, e colleghi della NIMH. Burstein ci teneva a fare questo studio, dal momento che vi sono state numerose critiche in passato sulla recente diagnosi di ansia sociale, le quali sostenevano che questa diagnosi sia in realtà solo un’etichetta, una variante “medicalizzata” di un normale disagio umano, utilizzata da psichiatri e case farmaceutiche per aumentare le vendite di farmaci, soprattutto fra i più giovani.

Per il loro studio, i ricercatori hanno esaminato i dati da un campione rappresentativo a livello nazionale, dove sono stati intervistati più di 10.000 giovani dai 13 ai 18 anni. Lo studio è stato sponsorizzato dal NIMH, National Institute of Mental Health, National Comorbidity Survey-Adolescent Supplement (NCS-A).

I ricercatori hanno valutato il tasso di timidezza “normale” e la misura in cui essa si sovrapponeva con l’ansia sociale.

La fobia sociale è stata valutata utilizzando i criteri diagnostici definiti nel DSM-IV, Manuale diagnostico e statistico dell’American Psychiatric Association mentre la timidezza è stata valutata dalle risposte date dai partecipanti ad una domanda relativa alle sensazioni provate nello stare insieme a coetanei sconosciuti.

 

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Analizzando i dati si è scoperto che:

  • Circa la metà dei partecipanti si sono identificati come timidi.
  • Solo il 12% di questi aveva i sintomi della fobia sociale.
  • Rispetto ai partecipanti caratterizzati come “timidi”, coloro che manifestavano sintomi di fobia sociale hanno mostrato di avere altri problemi, come una maggiore sintomatologia nel luogo di lavoro, a scuola, in famiglia e fra i coetanei.  Secondo lo studio, essi avevano anche maggiori probabilità di avere numerosi altri disturbi psicologici, come disturbi d’ ansia, instabilità dell’umore e del comportamento, uso di sostanze.

Stando sempre alla ricerca, questi ragazzi non avevano maggiore probabilità di assumere farmaci specifici per la cura della fobia sociale, rispetto ad altri compagni della stessa età.

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La quantità di farmaci prescritti dai medici e dagli psichiatri sembrerebbe essere molto ridotta, sia per i timidi che per i soggetti sofferenti di fobia sociale.

Solo il  2,3% di coloro che avevano i sintomi della fobia sociale stavano assumendo l’antidepressivo Paroxetina (comunemente usato per trattare i disturbi d’ansia), contro lo 0,9% di coloro che si descrivevano come timidi.

Tra gli adolescenti che non si identificano come timidi, circa il 5% mostra di avere i sintomi della fobia sociale, suggerendo che fobia sociale e timidezza non sono aspetti necessariamente correlati e che, in alcuni casi, possono essere addirittura indipendenti gli uni dagli altri.

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I ricercatori hanno così concluso che i risultati mostrano che la fobia sociale è una cosa diversa dalla timidezza medicalizzata: è piuttosto una condizione che colpisce una minoranza di giovani e solo una piccola percentuale di coloro che si identificano come timidi.

Inoltre, nonostante il danno che provoca nella loro vita e la maggiore possibilità di soffrire di altri problemi psicologici, i giovani con fobia sociale non sembrano avere maggiori probabilità di essere sottoposti a trattamento farmacologico rispetto ad altri soggetti della loro età.

I ricercatori hanno detto che questi risultati mettono in dubbio l’idea che i giovani con fobia sociale stiano ricevendo cure mediche non necessarie:

“Queste scoperte fanno riflettere sull’ipotesi della ‘medicalizzazione’ della fobia sociale“, scrivono.

 

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Fonte:

Social Phobia Not Same As Shyness Says Study Of US Teenagers, Medical News

Per quanto riguarda la nostra esperienza vorremmo solo aggiungere che è vero: una cosa è la timidezza e una cosa è la fobia sociale, ma questi due aspetti non possono essere separati come una cassa di pomodori e una di fagioli, in quanto è facile che dalla timidezza si passi alla fobia sociale e che una normale timidezza possa essere spesso confusa con la fobia sociale. Quanto al discorso dell’abuso di farmaci, altri dati ed altre ricerche mostrano una situazione diametralmente opposta a quella presentata.

Dr. Walter La Gatta

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