Il bambino con mutismo selettivo a scuola è molto disciplinato, fa sempre i compiti, non è mai aggressivo con gli altri, si comporta sempre in modo educato.
Così è difficile, per gli insegnanti, far subito caso a quel bambino tanto tranquillo, che non apre bocca con nessuno, né con i compagni, né con l’insegnante, che non partecipa ai giochi, che se ne sta sempre da parte.
E’ solo dopo qualche tempo dall’inizio dell’anno scolastico che gli insegnanti riescono a notare questi allievi, così poco fastidiosi o esibizionisti, rendendosi conto che non si tratta di una semplice timidezza, ma di qualcosa di più.
Questo qualcosa in più è l’impossibilità di comunicare del bambino con mutismo selettivo. Si stima che sette bambini su mille siano affetti da mutismo selettivo, una fobia che impedisce ai bambini di parlare, soprattutto con determinate persone, in determinati contesti, anche se vorrebbero farlo.
La scuola è il luogo dove questa fobia si esprime maggiormente. A molti bambini la scuola può fare infatti molta paura, specialmente oggi che all’allievo si chiede di partecipare alle lezioni molto più di quanto accadeva in passato.
Fattori predisponenti al mutismo selettivo sono l’abitudine a trascorrere il tempo in solitudine, oppure svolgere giochi e passatempi che non richiedano l’uso del linguaggio (es. disegno, realizzazioni con le mani).
Anzitutto occorre sapere che i bambini con mutismo selettivo vorrebbero tanto parlare, ma non ce la fanno, perché si sono abituati a controllare gli stati ansiosi che li pervadono attraverso lo stare in silenzio. Questo comportamento dunque deve essere considerato una forma di ansia sociale, legata al timore non solo di essere giudicati per ciò che si dice, ma anche di far sentire la propria voce. E naturalmente va tenuto conto che c’è un’ipersensibilità alle reazioni degli altri.
A casa invece questi bambini in genere parlano regolarmente. Nella maggior parte dei casi i bambini con mutismo selettivo sono femmine, provengono da minoranze etniche o gruppi svantaggiati e accentuano il sintomo quando si trovano a parlare con persone adulte.
Fra le cause da esaminare, potrebbe esservi anche un atto di bullismo o un’umiliazione in pubblico subita a scuola che potrebbe aver portato questi bambini a chiudere i contatti con gli altri.
Per essere di aiuto ad un bambino sofferente di mutismo selettivo occorre:
1. Rendersi conto che il bambino è terrorizzato dall’andare a scuola (o nel luogo dove si blocca) e non si tratta di semplici capricci;
2. Non spingerlo a parlare: cercare altri modi per comunicare con lui/lei (es. linguaggio del corpo, disegni, ecc.);
3. Rassicurare il bambino, farlo sentire quanto più possibile ‘normale’, come gli altri, anche se non parla in pubblico;
4. Comprendere che le competenze, di qualsiasi genere, si conquistano passo passo e non c’è fretta di raggiungere subito i risultati;
5. Cercare di coinvolgere le insegnanti: i bambini che non parlano a scuola non sono scontrosi o maleducati, ma terrorizzati;
6. A scuola, favorire lo stabilirsi di un rapporto di amicizia con qualche bambino particolarmente sensibile e disponibile a stabilire una relazione col bambino con mutismo selettivo;
7. Vigilare sul bambino, perché probabilmente non sarà capace di parlare nemmeno in condizioni di estremo bisogno (es. quando ha bisogno di andare in bagno).
Dr. Walter La Gatta
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