Obesità: a rischio i figli e, soprattutto, i fratelli di persone obese

Obesità: a rischio i figli e, soprattutto, i fratelli di persone obese


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Un nuovo studio, condotto da ricercatori del Mongan Institute for Health Policy affiliato al Massachusetts General Hospital di Harvard rileva che il rischio di obesità per chi ha un fratello obeso è doppio rispetto a chi ha un genitore obeso, e il rischio è ancora più forte se i fratelli sono dello stesso sesso.

Lo studio apparirà nel numero di ottobre della rivista americana di medicina preventiva (American Journal of Preventive Medicine – AJPM)  ma è stato già pubblicato online.

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È ben noto che una dieta poco equilibrata e la mancanza di attività fisica sono determinanti dell’obesità, sia negli adulti, sia nei bambini. Molte ricerche precedenti avevano dimostrato che i genitori hanno un impatto diretto sulle abitudini alimentari dei figli attraverso la qualità del cibo che acquistano, la preparazione dei pasti e il loro maggiore o minore incoraggiamento a svolgere attività fisica. Questo nuovo studio dimostra invece che l’influenza dei genitori c’è, ma è relativa rispetto all’esempio negativo dato da un fratello obeso.

Lo studio ha attinto i dati da uno studio più esteso, il Family Health Habits Survey, che aveva riguardato 10.000 partecipanti e si era interessato alla salute dei membri della famiglia, messi in correlazione con acquisto di cibo e assorbimento di nutrienti. Al presente sub-studio hanno invece partecipato 2.000 soggetti, rappresentanti di famiglie con uno o due figli, ai quali sono state chieste indicazioni relative ad altezza e peso dei ragazzi. I ricercatori si sono occupati anche della condizione socio-economica delle famiglie, del contesto demografico e della salute in generale, raccogliendo informazioni sui livelli di attività fisica di genitori e figli e notizie sulle abitudini alimentari degli adulti.

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Nelle famiglie con un solo figlio, un genitore obeso raddoppia il rischio di obesità del bambino, anche se tale rischio può ridursi in caso di alti livelli di attività fisica del bambino. Nelle famiglie con due figli, avere un fratello (o una sorella) obeso/a è stato associato con un rischio di obesità cinque volte maggiore rispetto ad avere un fratello non obeso. L’impatto dell’obesità dei genitori è forte sul fratello maggiore (è lo stesso che si riferisce a famiglie con un figlio unico, cioè un rischio raddoppiato), mentre fra fratelli di pari età non sembra esserci alcuna associazione con l’obesità dei genitori.

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Infatti, l’obesità del fratello/sorella più grande ha un’associazione significativa con l’obesità del fratello minore, in particolare se i due fratelli sono dello stesso sesso: 8,6 volte maggiore per le femmine e 11,4 volte maggiore per i maschi. Dagli altri dati demografici analizzati, socio-economici e comportamentali, tra cui il numero di pasti fast food consumato settimanalmente, l’unico aspetto che sembra cambiare significativamente l’impatto dell’obesità sui figli è il livello di attività fisica svolto.

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I figli più piccoli guardano ai fratelli maggiori come modelli per avere spunti di comportamento, spesso per cercare la loro approvazione; i fratelli inoltre possono trascorrere molto più tempo insieme  rispetto a quello che trascorrono con i propri genitori ed è per questo che in una famiglia dove c’è già un figlio obeso, c’è un’altissima percentuale che lo diventino anche gli altri, specie se sono più piccoli e dello stesso sesso.

Non si tratta tuttavia di una fatalità: ciò che fa la differenza è l’attività fisica svolta.

Dr. Walter La Gatta

Saluto del Centro Italiano di Sessuologia

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Walter La Gatta
psicologo psicoterapeuta sessuologo
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Fonte:
Obesity risk stronger among siblings, Harvard Gazette

Immagine:
Kyle May, Flickr

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