Wallflower: fare da tappezzeria

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Quando una persona, specialmente ad una festa, non partecipa, non socializza, in italiano esprimiamo la situazione con l’espressione “fare da tappezzeria“, cioè praticamente arricchire la stanza con la propria presenza, pur essendo inerti come può esserlo un tendaggio o un tappeto.

In inglese lo stesso significato lo si esprime con il termine “wallflower“. Wallflower è un fiore (Erysimum), che nasce in piante sempreverdi in Europa e in Nord America (In italiano: “violacciocca”). I fiori sono gialli, arancioni o tendenti al marrone. Anche qui però si vuole intendere la stessa cosa: ovvero la persona che non partecipa alle attività sociali perché è timida o sgradita agli altri.

A12

I fiori di Cheiranthus cheiri sono stati chiamati “wallflowers” (fiori da muro) perché essi spesso crescono su vecchie rocce, muri, grotte. Questa pianta è stata identificata la prima volta nel 1578. Non si sa come mai questo fiore, dal profumo dolce e delicato, sia stato associato per la prima volta alle ragazze che partecipavano ad una festa da ballo, ma che non ballavano per timidezza e sedevano ai margini della sala. La prima volta che si trova questa associazione fiore-ragazza timida in letteratura è in un racconto di Campbell Praed intitolato County Ball (Ballo della Contea).

Anche se originariamente il termine veniva usato per descrivere le ragazze timide alle prese con il ballo, ora “wallflower” si usa indifferentemente per uomini e donne, anche in situazioni molto diverse dal ballo.


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Questa premessa per introdurre il video di una canzone che parla di timidezza e che si intitola proprio “Wallflower“. La canta una giovane ma apprezzata cantante americana, di origine coreana: Priscilla Ahn.

E’ una cantautrice folk, cresciuta con la musica che ascoltava suo padre: Neil Young, i Beatles, Bob Dylan i Pink Floyd. In seguito si è appassionata a Radiohead, Sparklehorse e Juana Molina.

Cresciuta in un paesino di campagna in Pennsylvania , la Ahn è arrivata a Los Angeles nel 2003, dove è stata notata da alcuni produttori musicali che le hanno permesso di pubblicare il suo primo album “A Good Day” (una buona giornata).

Nelle sue canzoni tutti i sentimenti, le ansie e le angosce dell’adolescenza, con liriche che tendono all’introspezione. E’ il caso della canzone “Wallflower”, in cui la Ahn parla della sua timidezza, della sua incapacità di proporsi e di parlare con un ragazzo che le piace, restando immobile nel suo angolino, senza capacità di muoversi o di conversare.

Altri brani di Priscilla Ahn

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